sabato 9 maggio 2009

Il Caso Lario e il Problema della Parità Sessuale.

Prima di cominciare è giusto fare un chiarimento sui termini....

Quando dico "Caso Lario" è riferito al caso "in generale" riguardo questa vicenda, e quindi non c'è alcun riferimento alla vita coniugale di Berlusconi; quel tipo di problemi li lascio volentieri ai pettegoli....
Altra precisazione sui termini è l'appellativo "veline", quì è inteso come un termine generico, per definire tutti i tipi soubrette, donne di spettacolo, o "belle figliuole" che fanno la loro bella figura....

La moglie, e forse fra poco ex-moglie, di Berlusconi, solleva indignata (tra le tante cose di cui è indignata) il problema di circondarsi di "veline" nel PdL per avere più voti....

La sinistra attacca la destra in primo luogo demonizzando la figura falsamente moralista di Berlusconi, e poi la attacca sul problema dell'immagine di queste "veline" rispetto ai loro meriti....
La destra si difende portando i seguenti punti a suo favore: che in altri paesi europei questa cosa è stata sempre fatta senza grossi scandali; che le ragazze sono laureate; che la sinistra e i Radicali hanno fatto lo stesso pure loro; che in politica non c'è niente di male a cercare visi attraenti....

Questo è quello che sono riuscito a carpire dagli umori e dalle argomentazioni dalle diverse parti....

Ma a mio parere però non si è toccato, o si è toccato solo superficialmente, un tema che a me è sembrato lampante: il problema della parità sessuale.

Quello che io mi domando è: come mai i maschi devono presentarsi per i loro meriti intellettuali, e quindi sudati col sudore della fronte, per poi essere passati avanti da una ragazza perché è una "bella figliola"? Mi si risponderà: "è laureata...".
Ma io posso rispondere: ma quanti maschi sono laureati e non possono accedere con la stessa velocità a quello che accedono quelle ragazze per la loro bellezza?
A parità di titoli, siamo sinceri, si prende più in considerazione un maschio o una femmina che fa la sua bella figura?

Mi si risponderà: "ma in altri paesi fanno lo stesso...".
Allora a questo punto bisognerebbe anche adottare la "pena di morte", perché in altri paesi (inclusa la democraticissima USA) fanno lo stesso....
Ma cosa me ne frega che cosa fanno gli altri paesi!

Si fa un gran parlare pro o contro l'esteticità, dimenticandoci degli aspetti essenziali di questa storia: che sono la parità sessuale e il problema di una politica (da entrambi gli schieramenti) fondata sull'apparenza....

venerdì 17 aprile 2009

Di Getto...

La dimensione etica e di bisogno dovrebbe indirizzare la politica, mentre ci si sta dirigendo verso una realtà dove è la politica che indirizza la dimensione etica....

La coscenza della persona, a mio parere dovrebbe sganciare il proprio orizzonte etico da ciò che la politica vorrebbe dare, per non dire "imporre"!

E' la politica che deve venire incontro ai nostri bisogni e alle nostre aspirazioni, non noi che bisogna piegarci ai diktat politici, soprattutto quando questi diktat vengono dal proprio orientamento politico.

Quando una cosa è sbagliata, lo è sia se lo dicono i politici dell'orientamento opposto, sia se lo dicono i politici del proprio orientamento.

Mi auguro che in politica si capisca che la formula vincente per una politica di successo è venire incontro alla gente (la gente italiana, non straniera), non è fare inciuci a destra e/o a manca, ma venire incontro al popolo....
Se una politica risulta fallimentare, bisogna guardare solo in questa e in nessun'altra direzione: verso il popolo!

E questo popolo è stanco: stanco di essere offeso, con epiteti come "fannulloni" o "bamboccioni"....
Mentre in realtà sono proprio loro, i politici, i veri "fannulloni"! Perchè non si guardano all'interno della loro classe politica, invece di attaccare coloro che ne stanno all'esterno?

E invece di difendere il popolo, in tutto e per tutto, i politici lo attaccano e lo denigrano: si cercano gli "untori", ovvero una categoria da attaccare e per dargli le colpe....

E poi i politici si lamentano perché il popolo non vota....

venerdì 16 gennaio 2009

VIVA ISRAELE!

Non comprenderemo mai l'immensa e folle portata dell'antisemitismo se non a condizione di trasporne i termini.
E' del Cristo che i nazifascismi hanno paura; è nella sua onnipotenza che essi credono; è Lui che essi sono follemente decisi ad annientare.
(Maurice Samuel - scrittore ebreo)

Sono convinto che ogni attacco che viene mosso verso l'annientamento degli ebrei, prepari il terreno per l'annientamento dei cristiani.